Sono una delle poche ricette dolci del Lazio.
La leggenda rimanda l’origine di questo dolce alle celebrazioni dei Liberalia. Tali festività omaggiavano le divinità dispensatrici del vino e del grano e in località agresti, come Lavinio, duravano per tutto il mese di marzo. Si festeggiavano i giovani sedicenni che potevano indossare per la prima volta la toga virilis ed erano quindi entrati a tutti gli effetti nell’età adulta. Inutile ribadire che in queste feste si bevevano fiumi di vino e venivano servite anche delle frittelle di frumento cotte nello strutto bollente.
Io adoro questi dolcetti calorici perché sono il primo segno della primavera in quanto vengono realizzati per la festa del papà il 19 marzo. Da mangiare con prudenza perché, anche se creano dipendenza per la loro bontà, sono di una pesantezza biblica.
La ricetta della pasta bignè l’ho presa dal blog di uno dei miei maestri di arte bianca: Paola Sersante.
Non posso non citare una frilastrocca che Nonna Violetta soleva ripetere sempre di cui mi ricordo solo le prime strofe
“San Giuseppe vecchiarello metti fuoco ar tuo mantello pe scardà er bambinello,
pe fallo diventà grande e grosso
pe imparaje er Padre Nostro”

Bignè di San Giuseppe

  • Tempo di preparazione: 40 minuti
  • Dose per 10 bignè circa
  • Difficoltà: Difficile

  • Ingredienti
  • Per i bignè:
  • 35 gr di strutto
  • 125 gr di acqua
  • 125 gr di farina 00
  • 4 uova
  • Un pizzico di sale
  • Per la crema pasticcera:
  • 250 gr di latte intero
  • 75 gr di zucchero
  • 3 tuorli
  • 17 gr di maizena
  • Buccia di un limone
  • Olio di semi di arachide per friggere q.b.
  • zucchero a velo q.b.
  1. Preparazione
  2. Preparare la crema pasticcera. In un pentolino bollire il latte con la buccia del limone. In un altro pentolino sbattere i tuorli con lo zucchero quindi aggiungere la maizena. Unire il latte bollente. Cuocere su fuoco gentile fino a che la crema si addensa continuando a girare sempre con una frusta.
  3. Quando la crema è pronta inserire il pentolino dentro un tegame pieno di ghiaccio per far raffreddare velocemente la crema, coprendola con pellicola a contatto.
  4. Preparare l’impasto dei bignè. In un pentolino far bollire l’acqua, lo strutto e sale. Aggiungere la farina setacciata. Continuare la cottura a fuoco dolce per qualche minuto finché la polentina non si compatta e si stacca dalle pareti del pentolino. Lasciar intiepidire il composto e poi unire un uovo alla volta mescolando bene con una frusta. L’impasto è pronto quando scende lento dalla frusta e forma il nastro.
  5. Con un sac a poche con la bocchetta da 12 mm formare dei bignè su fogli di carta forno ritagliati a quadrato di 10 cm per 10 cm.
  6. Cuocerceli in forno caldo a 180° per dieci – quindici minuti circa.  Sfornarli e friggerli in olio caldo, circa 165°-170°, con tutta la carta forno, che può essere rimossa appena si stacca bene dal bignè. Scolarli su carta assorbente e far raffreddare.
  7. Quando i bignè sono tiepidi si possono farcire con la crema pasticcera. Servire con una spolverata di zucchero a velo setacciato.

Piccoli segreti per il successo del piatto:

  • Per formare bene la pasta choux è importante cuocere la polentina di acqua/grasso e farina per alcuni minuti. È inoltre importante inserire un uovo alla volta. Potrebbe succedere che l’impasto non abbia bisogno di tutte le uova della ricetta altrimenti risulterebbe troppo liquido, oppure potrebbe necessitare di un pò di uovo in più. Anche per questa ragione si inserisce un uovo alla volta e si mescola bene prima di inserire il successivo.
  • Prima di infornare i bignè lasciarli in frigorifero per almeno trenta minuti.
  • Converrebbe infornare pochi bignè alla volta e in successione poiché questi andrebbero fritti pochi alla volta per non abbassare troppo la temperatura dell’olio. Il passaggio in forno serve a farli sviluppare senza quindi bisogno di una frittura prolungata.